19 Ottobre 2015

Lavoratori frontalieri in Svizzera: nuovo regime di tassazione

Il Ministero dell’Economia, con un documento del 12 ottobre, ha riepilogato la situazione dei lavoratori frontalieri tra Italia e Svizzera, in seguito alla rivisitazione dell’accordo 23 febbraio 2015 sullo scambio automatico di informazioni tra Italia e Svizzera, contenente anche la roadmap con i principi di fondo per il nuovo regime tributario relativo ai cittadini italiani residenti nelle zone di confine e che lavorano in Svizzera. Italia e Svizzera hanno convenuto di rivedere l’accordo vigente sul trattamento fiscale dei lavoratori frontalieri, che si baserà sul principio della reciprocità.

Oggi la tassazione è esclusiva nel Paese dove il lavoratore presta la sua opera, cioè in Svizzera; col nuovo accordo sarà invece concorrente, sia nel Paese dove viene prestato il lavoro sia nel Paese di residenza. Il Paese in cui è esercitata l’attività lavorativa preleverà una ritenuta alla fonte, fino a un massimo del 70% di quanto dovuto in base alle imposte sui redditi delle persone fisiche (incluse le imposte locali). Lo Stato di residenza applicherà poi le proprie imposte sui redditi, con detrazione di quanto assolto alla fonte nell’altro Stato. La tassazione definitiva (sommando, cioè, le imposte assolte nei due Stati) sarà quella del Paese di residenza. Dato che il livello di tassazione personale in Italia è molto superiore a quello vigente in Svizzera, è previsto un processo graduale di aggiustamento: al momento dell’entrata in vigore dell’accordo la tassazione complessiva sulla retribuzione del frontaliere sarà pari a quella prelevata esclusivamente in Svizzera in vigenza del vecchio accordo, per poi salire gradualmente.