23 Novembre 2022

Legge di Bilancio 2023: approvato il DdL

di Redazione

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 5 del 21 novembre 2022, ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB).

In particolare, il testo approvato prevede:

  • assegno unico: per il 2023 sarà maggiorato del 50% per il primo anno e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. È confermato l’assegno per i disabili;
  • premi di produttività fino a 3.000 euro tassati con aliquota al 5%;
  • agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6.000 euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e, in particolare, per le donne under 36 e per i percettori del Reddito di cittadinanza;
  • introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15%, con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro;
  • si avvia un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023, che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare al lavoro si applicherà la decontribuzione del 10%;
  • Opzione donna prorogata con modifiche per il 2023: in pensione a 58 con 2 figli o più, a 59 con un figlio, a 60 negli altri casi;
  • confermato l’APE sociale per i lavori usuranti;
  • Reddito di cittadinanza: dal 1° gennaio 2023, alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età), è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7-8 mensilità, invece delle attuali 18 rinnovabili. È, inoltre, previsto un periodo di almeno 6 mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale; in mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta lavorativa congrua;
  • dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro;
  • rifinanziato il Fondo garanzia Pmi per 1 miliardo di euro per il 2023: il Fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro).

 

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