13 Marzo 2024

Come rendere un obiettivo misurabile in modo smart per studi professionali

di Luca Pini - Consulente in Pianificazione e Controllo di BDM Associati Scarica in PDF

Porsi degli obiettivi è un tassello fondamentale nella determinazione del successo del proprio studio professionale, in quanto permette di identificare le priorità e stabilire una direzione strategica. Avere obiettivi chiari e misurabili è essenziale per guidare le azioni future e motivare i propri collaboratori verso il raggiungimento di risultati concreti. Questo orientamento aiuta, infatti, a garantire che tutte le azioni e le decisioni prese all’interno dello studio siano allineate agli obiettivi a lungo termine, contribuendo al successo generale della struttura.

In questo articolo esploreremo l’importanza di porsi degli obiettivi smart e come poterli misurare per poter massimizzare l’operatività e la marginalità dello studio.

L’acronimo smart include le caratteristiche chiave che un obiettivo deve avere per essere realmente perseguibile e realizzabile:

  1. Specific (Specifico): l’obiettivo deve essere chiaro e specifico, ovvero definito in maniera dettagliata e compreso da tutti all’interno dello studio professionale.
  2. Measurable (Misurabile): l’obiettivo deve essere misurabile in modo che sia possibile valutarne il progresso e determinarne l’eventuale raggiungimento. Risulta quindi molto utile attribuire una misura specifica o un KPI che ne permetta un corretto monitoraggio.
  3. Achievable (Raggiungibile): l’obiettivo deve essere realistico e raggiungibile, considerando le risorse disponibili, le capacità e il contesto in cui lo studio si trova. Deve essere un obiettivo sfidante ma possibile da realizzare.
  4. Relevant (Rilevante): l’obiettivo deve essere allineato agli obiettivi generali e alla visione d’insieme dello studio.
  5. Time-bound (Temporizzato): l’obiettivo deve essere vincolato a un limite temporale specifico. Questo aiuta a creare un senso di urgenza e a mantenere il focus sul raggiungimento dell’obiettivo entro un determinato periodo di tempo.

Gli obiettivi smart permettono di fornire una guida chiara dei criteri da tenere in considerazione per la pianificazione e il perseguimento degli obiettivi dello studio professionale, contribuendo a massimizzare la probabilità di successo e a garantire un’impostazione sostenibile nel tempo. Vediamo qualche esempio di obiettivo formulato secondo questi criteri.

Obiettivo non smart: “Vorrei guadagnare di più.”
Obiettivo smart: “Entro i prossimi 6 mesi devo aumentare il fatturato dello studio del 10%”.

Obiettivo non smart: “Vorrei tanto dei collaboratori più preparati e mentalizzati.”
Obiettivo smartt: “Dal mese prossimo strutturerò un percorso di formazione che fornisca loro le giuste competenze psicologico-attitudinali”.

Concentriamoci ora sulla misurabilità, aspetto imprescindibile di un obiettivo, senza il quale il risultato che vogliamo ottenere rimarrebbe in mano al caso e alla speranza di star procedendo nella giusta direzione per raggiungerlo.

La misurabilità è un criterio fondamentale e talvolta sottovaluto da molti professionisti, in quanto si tende a investire molte risorse sulla pianificazione tralasciando poi l’effettivo tracking periodico dello stato di avanzamento degli obiettivi prefissati.

Quali sono, quindi, le corrette pratiche da seguire affinché un obiettivo non rimanga un desiderio difficile da concretizzare?

  • Definire metriche e indicatori di misurazione: identificare le metriche e gli indicatori chiave che saranno utilizzati per valutare il progresso dell’obiettivo risulta essere una componente essenziale per poter effettuare un corretto monitoraggio periodico. Queste metriche devono essere pertinenti all’obiettivo stesso e misurabili in modo chiaro ed oggettivo.
  • Stabilire obiettivi intermedi: se l’obiettivo è di lungo termine, bisogna stabilire obiettivi intermedi che consentano di monitorare il progresso nel tempo e di mantenere alta la motivazione, favorendo quindi il raggiungimento finale.
  • Utilizzare strumenti di monitoraggio: utilizzare strumenti e sistemi di monitoraggio per raccogliere dati e informazioni pertinenti sul progresso dell’obiettivo aiuta ad avere in qualsiasi momento il polso della situazione, senza dover affidarsi alle proprie sensazioni.
  • Valutare regolarmente il progresso: effettuare valutazioni periodiche (mensili, trimestrali o semestrali) del progresso dell’obiettivo utilizzando le metriche e gli indicatori identificati, analizzando i dati raccolti e confrontandoli con i valori “budget” identificati nella fase di pianificazione, in modo tale da poter determinare se si sta procedendo nella direzione desiderata oppure se è necessario apportare delle modifiche alla propria strategia.
  • Avere un approccio flessibile: come anticipato nel punto precedente, se il progresso non è allineato con gli obiettivi che si erano prestabiliti, bisogna individuarne le cause e apportare eventuali aggiustamenti alla strategia o alle azioni necessarie per raggiungere l’obiettivo. L’adattamento e la flessibilità sono fondamentali per mantenere il percorso verso il successo.

 

La procedura del monitoraggio di un obiettivo dovrebbe poter fornire le risposte alle seguenti domande:

  • A che punto sono del mio obiettivo finale?
  • Quanti obiettivi intermedi ho raggiunto e quanti ne mancano?
  • Quanto tempo ho dedicato all’obiettivo e quanto ancora gliene dovrò dedicare?
  • Qual è il prossimo passo da compiere?

 

Misurare un obiettivo richiede quindi un approccio metodico e strutturato che coinvolga la definizione chiara degli obiettivi, l’identificazione di metriche e indicatori di misurazione pertinenti, l’utilizzo di strumenti e sistemi di monitoraggio appropriati oltre che la valutazione regolare del progresso e la capacità di apportare aggiustamenti e miglioramenti in base ai risultati ottenuti.

Questo approccio metodico e strutturato è essenziale per garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati e per guidare lo studio professionale verso il successo.

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