14 Settembre 2017

Senza specificità delle mansioni la prova è nulla

di Luca Vannoni

Fino a qualche mese fa, l’assenza di specificità nel definire le mansioni in sede di assunzione del lavoratore era frutto di una vera e propria strategia volta a non vincolare eccessivamente il datore di lavoro nella successiva variazione delle mansioni, stante la portata “invasiva” dell’articolo 2103 cod. civ., prima delle modifiche contenute nel D.Lgs. 81/2015.

Strategia illusoria, nel momento in cui si materializzava il contenzioso, anche per il rigore interpretativo nel valutare l’equivalenza delle mansioni,  e ricca di rischi, soprattutto legati alla nullità del patto di prova dal contenuto indefinito per quanto riguarda l’attività che è oggetto di verifica.

Ora, con la revisione operata, essendo lo ius variandi garantito dal livello di inquadramento e non più dallo sdrucciolevole concetto dell’equivalenza, la genericità nelle mansioni rimane comunque un rischio di delegittimazione del patto di prova.

La Cassazione recentemente ha ribadito i requisiti di specificità delle mansioni che possono sorreggere una valutazione delle competenze e della qualità della prestazione di lavoro.

Con sentenza del 5 luglio 2017, n. 16587, la Suprema Corte ha evidenziato come il patto di prova debba contenere la specifica indicazione delle mansioni che ne costituiscono l’oggetto, la quale può essere operata anche per relationem alle declaratorie del contratto collettivo che definiscano le mansioni comprese nella qualifica di assunzione, ma solo se il richiamo sia sufficientemente specifico.

Tale caratteristica si presenta nel momento in cui la qualifica e il livello , soprattutto per figure di livello elevato (es. responsabile ufficio tecnico) o esclusivamente operative (es. magazziniere), è sufficiente nel dettagliare il contenuto professionale della prestazione.

Tenuto conto delle attuali incertezze sulle conseguenze nelle tutele crescenti in caso di patto di prova nullo, è quanto mai consigliabile prevenire il rischio con il dettaglio della mansioni,  anche come forma di dimostrazione professionale dell’attenzione e della qualità dedicata all’assunzione.

 

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