CESSAZIONE DEL RAPPORTO
Cronaca di una sentenza annunciata
Con la sentenza n. 118 del 22 luglio 2025, la Corte Costituzionale ha inflitto l’ennesima scure alle tutele crescenti di cui al D.Lgs. n. 23/2015, in merito – stavolta – al tetto massimo di 6 mensilità previsto quale risarcimento in caso di licenziamento illegittimo nelle imprese con un numero di dipendenti inferiore ai 15. A…
Continua a leggere...Licenziamento del lavoratore inidoneo alle mansioni: va provata la ricerca di accomodamenti ragionevoli
La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 9 maggio 2025, n. 12270, ha ritenuto che il datore di lavoro che intenda procedere al licenziamento del prestatore di lavoro disabile, affetto da inidoneità fisica allo svolgimento delle mansioni, deve provare di aver ricercato accomodamenti ragionevoli, idonei a consentire lo svolgimento anche di attività lavorativa, alternativa a quella preclusa…
Continua a leggere...Tempistica dell’impugnazione del licenziamento in caso di incapacità del lavoratore
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 111 del 18 luglio 2025, ha ritenuto costituzionalmente illegittimo l’art. 6, comma 1, Legge n. 604/1966, nella parte in cui non prevede che, se al momento della ricezione della comunicazione del licenziamento o in pendenza del termine di 60 giorni previsto per la sua impugnazione, anche in via stragiudiziale,…
Continua a leggere...Lavoratrice in gravidanza: il superamento del comporto non esclude il divieto di licenziamento
La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 7 maggio 2025, n. 12060, ha ritenuto che, in materia di tutela delle donne lavoratrici, il superamento del periodo di conservazione del posto di lavoro in caso di malattia non esclude l’operare del divieto di licenziamento di cui all’art. 54, D.Lgs. n. 151/2001, ove risulti lo stato di gravidanza della…
Continua a leggere...Tutele crescenti: incostituzionale il “tetto” di 6 mensilità imposto all’indennità risarcitoria
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 118 del 21 luglio 2025, ha ritenuto incostituzionale l’art. 9, comma 1, D.Lgs. n. 23/2015, laddove stabilisce che, nel caso di licenziamenti illegittimi intimati da un datore di lavoro che non raggiunga i requisiti dimensionali di cui all’art. 18, commi 8 e 9, St. Lav. (e cioè non occupi…
Continua a leggere...Danno patrimoniale per collocamento anticipato a riposo: decorrenza della prescrizione del diritto al risarcimento
La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 5 maggio 2025, n. 11755, ha ritenuto che il danno patrimoniale causato dalla perdita di contribuzione previdenziale e dalla conseguente ridotta pensione, in ragione del collocamento anticipato a riposo per un infortunio, è una conseguenza diretta dell’evento lesivo. Pertanto, la prescrizione del diritto al risarcimento decorre da quel momento, non…
Continua a leggere...Illegittimo il licenziamento per superamento del comporto se le motivazioni datoriali per il “ritardato” recesso sono del tutto estranee
La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 5 maggio 2025, n. 11745, ha ritenuto illegittimo il licenziamento adottato per superamento del periodo di comporto laddove le motivazioni che il datore di lavoro ha allegato per il suo “ritardato” recesso risultano del tutto estranee a quelle che giustificano la legittimità del recesso per superamento del periodo di comporto, tutte…
Continua a leggere...Dimissioni per fatti concludenti: la nuova FAQ ministeriale
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha recentemente pubblicato una nuova FAQ in tema di dimissioni per fatti concludenti. Il nuovo intervento ministeriale mira, in particolare, a rafforzare un concetto già espresso all’interno della circolare n. 5 del 27 marzo 2025 per quanto concerne l’eventuale declinazione (ad opera della contrattazione collettiva) del termine…
Continua a leggere...Nullo il licenziamento per sopravvenuta inidoneità fisica
La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 30 aprile 2025, n. 11343, ha stabilito che il licenziamento motivato dalla sopravvenuta inidoneità fisica del lavoratore allo svolgimento delle mansioni – “se intimato in violazione dell’obbligo di adottare “accomodamenti ragionevoli” (sancito, in attuazione di obblighi comunitari, dall’art. 3, comma 3-bis, D.Lgs. n. 216 del 2003) e, quindi, in violazione di…
Continua a leggere...Lo svolgimento di altra attività in malattia può comportare il licenziamento
La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 28 aprile 2025, n. 11154, ha ritenuto che il compimento di altre attività da parte del dipendente assente per malattia non è circostanza disciplinarmente irrilevante, ma può anche giustificare la sanzione del licenziamento, in relazione alla violazione dei doveri generali di correttezza e buona fede e degli specifichi obblighi contrattuali…
Continua a leggere...- PRECEDENTE
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
- SUCCESSIVO

