16 Aprile 2019

Chi mi aiuta a comprendere?

di Elena Valcarenghi

Forse sarà la stagione, ma Brontolo ha ripreso possesso dei miei pensieri. Oggetto corrente dei borbottii sono le finte partenze e i tempi mai certi: ma come si riesce a lavorare così? Mi spiego meglio esemplificando.

  • messaggi Inps n. 803/2019 e n. 1475/2019, comunicato stampa Inps del 19 marzo 2019: l’avvio dell’operatività delle nuove modalità di compilazione del flusso UniEmens, mediante la valorizzazione del nuovo elemento <TipoRetrMal> inserito nella sezione “DenunciaIndividuale”, è rinviato ai periodi di competenza del mese di maggio 2019 (anziché del mese di marzo 2019). Vero, il lavoro fatto non va perso, ma mi hanno fatto correre per sistemare tutto e, fatte le paghe di marzo, scopro che mi concedono maggior respiro;
  • circolare Inps n. 45/2019 e messaggio Inps n. 1430/2019: nuove modalità telematiche per la presentazione della domanda di Anf dal 1° aprile. Nella circolare, punto 3.1, è scritto che la domanda può essere presentata, per lavoratori dipendenti di aziende attive del settore privato non agricolo, tra l’altro mediante patronati e intermediari dell’Istituto; il messaggio precisa che la domanda può essere presentata esclusivamente tramite i patronati, non essendovi altri intermediari autorizzati, quindi i professionisti sono mezzi intermediari, anche se inviano milioni di dati e sono soggetti vicini ad aziende e lavoratori;
  • messaggio Inps n. 208/2019 e comunicato stampa Inps 19 marzo 2019: il flusso UniEmens è stato integrato con l’elemento <QualProf>, ove dovrà essere valorizzata la Qualifica professionale Istat corrispondente alle mansioni realmente esercitate dal lavoratore nel mese, a decorrere dalla competenza febbraio 2019; anzi no, la segnalazione di errore è stata rimossa, ma solo temporaneamente e non si sa per quanto, quindi che faccio? Altro o insisto, perché domani potrei scoprire che il periodo transitorio è terminato;
  • articolo 1, comma 1125, L. 145/2018, circolare Inail n. 1/2019 e istruzioni operative Inail del 3 aprile 2019: rinvio dei termini per l’autoliquidazione. La Legge di Bilancio per il 2019 ha, tra l’altro, disposto che, per consentire l’applicazione delle nuove tariffe, il termine del 31 dicembre previsto per l’Inail per rendere disponibili al datore di lavoro gli elementi necessari per il calcolo del premio assicurativo è differito, per il 2019, al 31 marzo e quello per gli adempimenti e il pagamento al 16 maggio (testualmente l’Ente, nella circolare n. 1/2019, riporta: le nuove basi di calcolo saranno rese disponibili nel “Fascicolo aziende” ai soggetti assicuranti entro il 31 marzo 2019 e saranno altresì disponibili per gli utenti con i servizi “Visualizza basi di calcolo” e “Richiesta basi di calcolo” e per il settore navigazione “Visualizzazione elementi di calcolo”). Bene, i tempi sono in linea con quanto di solito concesso. Peccato che poi, nelle istruzioni operative del 3 aprile, quindi oltre la scadenza prevista, è precisato, ma ce n’eravamo già accorti, che è stata prevista un’apertura scaglionata dei servizi per l’autoliquidazione 2018/2019, con una “tempificazione” che parte dal 2 aprile e termina il 21 aprile. Aggiungo che il 10 aprile ho ricevuto una mail dell’assistenza Inail che mi comunica: “Gentile utente, la informiamo che il 6 aprile 2019 sono state nuovamente estratte le basi di calcolo. L’attività è stata effettuata in quanto le retribuzioni presunte (record 840) in alcuni casi risultavano valorizzate anche se non dichiarate. La invitiamo pertanto a scaricare di nuovo le basi di calcolo, a prendere visione della legenda presente nel file compresso nella quale sono riportate le informazioni riguardanti le modalità di lettura del record 840 relativo all’importo delle retribuzioni presunte per il 2019 correlate all’indicatore di presunto protetto. Ci scusiamo per il disagio“.

Non entro volutamente nel merito delle singole questioni, ma sono solo io ad avere qualche problema organizzativo? Premesso che per inseguire tutte le tempistiche si perdono giornate e che se per caso hai problemi di connessione è la fine, premesso anche che non sono amante delle proroghe, ma 21 aprile con scadenza al 16 maggio e nel mezzo le festività è normale? È normale che la scadenza sia fissata al 31 marzo per legge e che le istruzioni operative prevedano proroghe?

Non ce l’ho con nessuno, tanto non serve, vorrei solo capire per quale motivo non sia possibile immaginare sin da subito le cose in maniera compiuta e praticabile.

È tanto difficile progettare una novità, studiarla e renderla operativa, testarla e poi chiedere ad altri di applicarla quando vi sia un minimo di certezza?

Lo so, sono ingenua, vorrei vivere in un mondo di buon senso che forse non esiste, ma qui il punto non è il disturbo arrecato o i miei problemi organizzativi, quanto piuttosto il rispetto di chi agli adempimenti è tenuto, pena costose sanzioni, e che dipende da altri che così puntuali e chiari non sono e francamente poco importa se anche costoro hanno difficoltà, perché la legge deve valere per tutti.

Posso io da cittadino, professionista, intermediario, contribuente, cliente e tutti gli altri appellativi/funzioni che preferite, pretendere un minimo di rispetto?

Credo proprio di sì, perché è lo Stato, nella sua più ampia definizione, che dovrebbe essere al servizio dei cittadini, e non viceversa, perché si può essere buoni cittadini solo se le regole sono certe, perché il potere è servizio e non imposizione, perché se spremi un limone, prima o poi il succo finisce.

Smettetela di scrivere la parola “semplificazioni” ovunque se non vi è chiaro il senso, non parlate di dignità se non siete disposti a praticarla, provate a mettervi nei panni di chi deve applicare ciò che imponete, ricordatevi che gli operatori tutti, voi compresi, sono persone e non macchine. Siamo fallaci e abbiamo dei limiti, prendiamone atto e aggiustiamo il tiro, possibilmente insieme, così a tutti saranno più chiare le difficoltà degli altri e forse, uniti, potremmo anche ottenere migliori risultati e con maggior considerazione per gli sforzi di ognuno.

 

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