16 Dicembre 2025

La nuova rateizzazione INPS e INAIL

di Roberto Lucarini Scarica in PDF

Ci siamo; tra poco sarà operativa! Parliamo della nuova rateizzazione amministrativa INPS e INAIL, ossia quella che riguarderà le poste debitorie verso gli Istituti non ancora trasferite, dai rispettivi Enti, al Concessionario per la riscossione.

A mezzo dell’art. 23, comma 1, Legge n. 203/2024 (Collegato Lavoro), il legislatore è andato a inserire, nel corpo dell’art. 2, comma 11, D.L. n. 338/1989, il nuovo comma 11-bis, sostanzialmente prevedendo l’incremento del limite massimo di rate concedibili dagli Istituti fino a 60 mensilità. Un notevole aumento, se solo si considera il limite previgente posto a 24 rate mensili, estensibili eccezionalmente a 36.

Una norma, tuttavia, non immediatamente operativa, stante il fatto che il legislatore ha anche stabilito, per la sua effettiva operatività, 2 passaggi:

  1. l’emanazione di un Decreto ministeriale di attuazione;
  2. il varo di specifici regolamenti da parte degli Istituti coinvolti, con delibere dei rispettivi Consigli di Amministrazione.

Se si considera che l’emanazione del D.M. era prevista, dalla norma, nel termine di 60 giorni dalla data di entrata in vigore della disposizione (ossia dal 12 gennaio 2025), il decreto si è fatto un po’ attendere, essendo stato invece emanato soltanto il 24 ottobre scorso e pubblicato in G.U. il 29 novembre 2025. Dal 14 dicembre, comunque, il decreto è in vigore, dando quindi prima attuazione alla novella normativa.

Premettendo che, per la concreta operatività, ci sarà da attendere il secondo passaggio, ossia i regolamenti INPS e INAIL, vediamo in breve cosa espone l’atto ministeriale.

Posto che la norma espone un numero massimo di 60 rate mensili, concedibili nella dilazione amministrativa, il Decreto propone tuttavia una scissione tra 2 casistiche:

  • dichiarata temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria al pagamento di importi fino a 500.000 euro per un massimo di 36 rate mensili;
  • dichiarata temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria al pagamento di importi da 500.001 euro per un massimo di 60 rate mensili.

Da notare, certo con una qualche soddisfazione, la possibilità che viene riservata agli Enti di concedere una seconda dilazione, anche a fronte di una già in corso; si tratta di una novità che riveste un importante valore operativo.

Il D.M. prosegue ponendo l’attenzione sul delicato passaggio successivo, ossia quello dell’emanazione dei regolamenti INPS e INAIL sul tema, previsto nei 60 giorni dalla data di pubblicazione del Decreto attuativo. Tali atti amministrativi dovranno interessarsi ai “requisiti, i criteri e le modalità, anche di accesso e di pagamento della dilazione”, andando ad individuare puntualmente:

  • i requisiti per la concessione della dilazione, in relazione allo stato di difficoltà economico – finanziaria del debitore, e per il permanere della modalità del pagamento;
  • le modalità di presentazione della domanda, esclusivamente in via telematica;
  • criteri in base ai quali definire il numero di rate concedibili;
  • la modalità con cui il pagamento delle rate concesse deve essere effettuato;
  • casi di revoca del provvedimento di concessione della dilazione.

Valutando le questioni di cui ai punti precedenti, emerge con chiarezza quanto sia delicato tale passaggio amministrativo, giacché lo stesso inciderà con forza sull’operatività della norma e, in ultimo, sulla concreta fattibilità della dilazione. Vi sono punti che lasciano qualche dubbio; la speranza è che sia rispettata la ratio normativa, la quale tende a “favorire il buon esito dei processi di regolarizzazione assicurando la contestualità della riscossione dei relativi importi”.

In ultimo, vorrei evidenziare i tempi di concreta efficacia degli atti regolamentari. Essi, infatti, troveranno applicazione “alle domande di rateazione presentate a partire dal trentesimo giorno successivo all’adozione dei rispettivi atti”. Al fine di evitare disparità di trattamento, tuttavia, il D.M. concede, per coloro che hanno presentato una richiesta di rateizzazione amministrativa a partire dal 12 gennaio 2015, la possibilità di formulare un’apposita istanza al fine di chiedere la rideterminazione del numero delle rate di dilazione, secondo i nuovi criteri normativi.

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