Assistente familiare: emanate le Linee guida per definirne gli standard formativi
di Redazione Scarica in PDF
Il Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell’Istruzione e il Ministro dell’Università, ha emanato il D.I. 19 settembre 2025, che adotta le Linee guida nazionali per la definizione degli standard formativi degli assistenti familiari.
Il Decreto definisce l’assistente familiare come un operatore che svolge attività di assistenza personale a soggetti con diversi livelli di non autosufficienza psicofisica presso il loro domicilio, contribuendo a promuoverne l’autonomia e il benessere in funzione dei loro bisogni e del loro contesto. Può svolgere anche funzioni amministrative e di interfaccia con i professionisti sociosanitari.
L’attività si esercita presso il domicilio, con contratto di lavoro domestico o tramite agenzie per il lavoro.
Lo standard lavorativo di riferimento è individuato nell’ADA.20.02.01 dell’Atlante delle qualificazioni. Lo standard delle competenze comprende:
a) competenze tecnico-professionali per presidiare le attività assistenziali;
b) conoscenze di primo soccorso, salute, prevenzione, sicurezza domestica e ambientale;
c) competenze personali e sociali (autoregolazione, empatia, comunicazione, collaborazione) secondo il quadro LifeComp;
d) competenze di imprenditività (iniziativa, sostenibilità, lavoro di gruppo) secondo EntreComp;
e) competenze digitali minime al livello 3 DigComp per comunicare con famiglie e servizi;
f) conoscenza della lingua italiana almeno al livello B1 QCER.
La durata minima del percorso formativo è fissata in 70 ore, con possibilità di moduli aggiuntivi per lingua e digitale in base ai livelli di ingresso. La formazione dev’essere flessibile, modulare, anche a distanza (fino al 50% in modalità asincrona), con attività pratiche obbligatorie.
È prevista la valorizzazione e certificazione delle competenze pregresse, acquisite come caregiver o in ambiti affini, tramite i servizi di individuazione e validazione del D.Lgs. n. 13/2013.
Al superamento delle prove di valutazione, verrà rilasciato il certificato di qualificazione professionale di assistente familiare o singoli certificati di competenze con riferimento a specifici standard definiti al paragrafo 3 delle Linee guida, che permettono di iscriversi negli elenchi regionali. Sono considerate equivalenti le certificazioni UNI 11766:2019 acquisite prima dell’entrata in vigore delle Linee guida.
Le Regioni prive della qualifica nei propri repertori dovranno organizzare l’offerta formativa in applicazione diretta. L’attuazione deve avvenire entro 8 mesi dall’adozione.



