5 Agosto 2016

Il ciclo di Kolb: un modello di apprendimento efficace

di Gianluca CappellatoRoberta Ragazzo

Secondo i più recenti studi neurobiologici, il nostro cervello acquisisce concetti, nozioni e relazioni molto più velocemente se è spinto a metterli in pratica, se li vive in prima persona. Infatti, il coinvolgimento fisico ed emotivo facilita l’attenzione e la memoria. Questa è la base su cui si è sviluppato l’apprendimento esperienziale. A questo proposito, l’educatore statunitense David Kolb ha definito con chiarezza gli step che rendono questo tipo di apprendimento efficace ed efficiente.

Il suo metodo si basa sull’assunto che l’apprendimento è circolare. Da ciò deriva il suo learning cycle, che definisce le fasi dell’apprendimento esperienziale e, soprattutto, offre un modello di pratica formativa. Esso si articola in 4 fasi sequenziali:

  1. esperienza concreta;
  2. osservazione riflessiva;
  3. concettualizzazione astratta;
  4. sperimentazione attiva.

Durante l’esperienza concreta i partecipanti sperimentano capacità, abilità e conoscenze attraverso attività, giochi e simulazioni. Lo step di osservazione riflessiva, invece, si basa sull’osservare, riflettere e interpretare le sensazioni e i comportamenti emersi durante l’esperienza attraverso la discussione e il brainstorming.

Alla riflessione segue la fase di concettualizzazione astratta, che ha lo scopo di produrre e schematizzare concetti e abilità estendendoli a situazioni esterne, sia lavorative sia personali, attraverso modelli, lezioni e diagrammi. Infine, durante la sperimentazione attiva si verificano le conoscenze e competenze acquisite in situazioni nuove attraverso simulazioni, questionari, case studies e laboratori.

È importante sottolineare che quest’ultima fase si traduce in una nuova esperienza concreta. Infatti, le abilità acquisite producono nuovi modi di fare e di pensare, da sperimentare nella quotidianità, così che il ciclo possa ricominciare.

Ma cosa avviene a livello pratico durante le esperienze formative?

Durante la metafora della cooking class, per esempio, la cucina è un laboratorio di apprendimento con caratteristiche simili al contesto aziendale. Infatti, in entrambi è importante utilizzare correttamente le risorse, gestire i tempi, essere organizzati e metodici. I partecipanti vivono la fase dell’esperienza concreta in cucina, testando le loro abilità ma anche le dinamiche di gruppo. Le fasi di osservazione riflessiva e di concettualizzazione astratta sono guidate da un facilitatore, che aiuta a riflettere e a interpretare comportamenti e sensazioni emersi, riportandoli a contesti quotidiani sia personali sia professionali. Infine, la fase di sperimentazione attiva può essere gestita attraverso simulazioni o questionari, che aiutino ad applicare e ad affinare le abilità e nozioni acquisite.

Attraverso le fasi del Ciclo di Kolb, le metafore della formazione esperienziale permettono di acquisire, sviluppare e migliorare abilità e competenze fondamentali in ambito lavorativo e personale.

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