Incentivo all’autoimpiego in settori strategici: le istruzioni INPS
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L’INPS, con circolare n. 147 del 27 novembre 2025, ha offerto indicazioni operative e contabili relativamente all’incentivo all’autoimpiego in settori strategici introdotto dal Decreto Coesione (D.L. 60/2024), riconosciuto per le assunzioni effettuate dai datori di lavoro che rispettano contestualmente i seguenti requisiti:
- sono disoccupati alla data dell’avvio dell’attività imprenditoriale e non hanno compiuto 35 anni di età (dovendosi intendere un’età inferiore o uguale a 34 anni e 364 giorni);
- hanno avviato sul territorio nazionale, a partire dal 1° luglio 2024 e fino al 31 dicembre 2025, un’attività imprenditoriale operante nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica, qualificata come tale secondo i criteri stabiliti dal decreto attuativo e riportati dalla circolare.
Con riferimento all’effettivo avvio dell’attività, l’Istituto rinvia alle precisazioni che saranno fornite in una circolare di prossima pubblicazione riguardante il contributo per l’avvio dell’attività previsto dal medesimo art. 21, comma 3, D.L. 60/2024.
L’INPS evidenzia che il decreto attuativo ha identificato i settori in cui deve essere stata avviata l’attività, richiamando i codici ATECO a 2 o 3 digit in vigore fino al 31 dicembre 2024. Poiché a decorrere dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova classificazione ATECO 2025, al fine di attualizzare l’applicazione dei criteri classificatori previsti dal decreto attuativo per l’ammissione al beneficio, nell’allegato n. 1 alla circolare è riportato l’elenco, concordato con il Ministero del Lavoro, che individua i corrispondenti codici ATECO 2025.
Il beneficio consiste in un esonero pari al 100% dei contributi previdenziali complessivi a carico dei soggetti sopra descritti, in qualità di datori di lavoro, in relazione alle nuove assunzioni a tempo indeterminato, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di importo pari a 800 euro su base mensile per ciascun lavoratore. Sono esclusi dal beneficio i contratti di lavoro domestico e i rapporti di apprendistato.
L’esonero contributivo spetta per la durata massima di 3 anni e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2028.
Per conoscere con certezza l’ammontare del beneficio spettante e l’eventuale residua disponibilità delle risorse, il datore di lavoro richiedente l’esonero contributivo deve inoltrare all’INPS la domanda di ammissione all’agevolazione, avvalendosi esclusivamente del modulo di istanza on-line reperibile sul sito istituzionale www.inps.it, nella sezione “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo) – Incentivi Decreto Coesione- Articolo 21”.
Qualora la domanda di riconoscimento dell’incentivo in trattazione sia inviata per un’assunzione in corso, con conseguente indicazione della relativa comunicazione obbligatoria, l’INPS fornisce, mediante comunicazione in calce al medesimo modulo telematico, l’esito di accoglimento con riconoscimento dell’importo spettante.
Qualora, invece, l’istanza di riconoscimento dell’incentivo in trattazione sia inviata per un’assunzione non ancora effettuata, l’INPS calcola l’ammontare del beneficio spettante, accantona preventivamente le risorse e invia una comunicazione a mezzo PEC o e-mail, qualora non sia disponibile un indirizzo PEC, e una notifica nell’area “MyINPS”, con le quali invita il soggetto interessato a provvedere all’instaurazione del rapporto di lavoro e al conseguente adempimento dell’invio della comunicazione obbligatoria entro il termine perentorio di 10 giorni. In tale arco temporale l’INPS consulta quotidianamente l’archivio delle comunicazioni obbligatorie per verificare che la comunicazione Unilav relativa al rapporto da incentivare sia stata effettivamente inviata e accoglie la richiesta di incentivo laddove recepisca la presenza di tale comunicazione. I termini previsti per la presentazione della comunicazione obbligatoria sono perentori: la loro inosservanza determina la perdita degli importi precedentemente accantonati, ferma restando la possibilità di riproporre una nuova istanza.
L’Istituto invita, pertanto, i datori di lavoro a prestare la massima attenzione nel compilare correttamente i moduli telematici e l’Unilav inerenti al rapporto per cui si chiede l’incentivo.
Infine, la circolare indica anche le modalità di esposizione dell’incentivo nel flusso UniEmens.



