2 Aprile 2024

Innovazione e digitalizzazione negli studi professionali: il ruolo delle aggregazioni

di MpO & partners Scarica in PDF

Nel panorama odierno, caratterizzato da una rapida evoluzione tecnologica e da cambiamenti socioeconomici sempre più dinamici, gli studi professionali sono chiamati ad affrontare sfide senza precedenti. L’innovazione e la digitalizzazione emergono come fattori cruciali per mantenere la competitività e soddisfare le esigenze di una clientela sempre più esigente e connessa.

Infatti, investire nelle competenze digitali, adottare soluzioni tecnologiche all’avanguardia e mantenere una mentalità aperta al cambiamento rappresentano gli obiettivi verso cui gli studi dovrebbero tendere per assicurarsi successo e prosperità. In ambito professionale, il minimo comune denominatore tra innovazione e digitalizzazione è rappresentato dall’aggregazione, che emerge quale fonte primaria di entrambi questi processi.

 

Innovazione

 L’innovazione rappresenta il motore trainante dello sviluppo e della crescita negli studi professionali. Introdurre nuovi approcci, tecnologie e modelli di business non solo migliora l’efficienza operativa, ma consente anche di offrire servizi più avanzati e personalizzati ai clienti. Tuttavia, implementare con successo l’innovazione richiede non solo risorse finanziarie e tecnologiche, ma anche un cambio di cultura.

Infatti, la vera portata dell’innovazione è di natura culturale, poiché un processo innovativo che genera risultati duraturi nel tempo si basa non tanto su una necessità contingente, che spesso porta a cambiamenti temporanei, ma piuttosto su una vera e propria trasformazione di mentalità. Questa trasformazione, partendo dalle figure che detengono il controllo e le responsabilità nello studio, coinvolge tutti i livelli seguendo un approccio top-down all’interno dello studio.

In un percorso aggregativo, diverse figure professionali si uniscono all’interno di uno studio, portando con sé una varietà di prospettive, competenze ed esperienze. Questa diversità può favorire la creazione di un ambiente in cui il confronto e lo scambio di idee sono incoraggiati, stimolando così una maggiore apertura mentale verso l’innovazione. Inoltre, solo creando un ambiente lavorativo con tali caratteristiche sarà possibile promuovere e coltivare un’adeguata cultura dell’errore, che sia propizia alla sua comprensione, accettazione e sfruttamento come risorsa per il progresso culturale indispensabile al cambiamento.

Un’altra sfida da considerare riguarda la gestione del tempo e delle risorse. Nei piccoli studi professionali, è spesso difficile trovare spazio per l’innovazione, poiché l’attività quotidiana assorbe gran parte delle risorse disponibili, sia in termini di tempo dei dipendenti e collaboratori, sia del titolare. Dopo la realizzazione di un’aggregazione, un numero maggiore di individui convergerà in un’unica entità, consentendo l’allocazione di risorse dedicate alla gestione e all’implementazione di processi innovativi. Questo permetterà di liberare le risorse precedentemente impegnate in compiti operativi più quotidiani.

Il principale ostacolo all’innovazione per i piccoli studi è dato dal fatto che questi, nella maggior parte dei casi, non dispongono delle risorse necessarie per investire autonomamente. Un’aggregazione, può aprire le porte non solo ai professionisti in qualità di soci, ma anche a soggetti investitori, i quali possono apportare le risorse finanziarie necessarie per avviare gli investimenti tecnologici e digitali indispensabili per avviare un processo di innovazione.

 

Digitalizzazione

La digitalizzazione assume un ruolo centrale nel processo di innovazione degli studi professionali. Integrare strumenti digitali e soluzioni tecnologiche nei processi operativi consente di ottimizzare le attività quotidiane, riducendo i tempi e i costi di esecuzione. Inoltre, la digitalizzazione offre l’opportunità di migliorare la comunicazione e la collaborazione all’interno dello studio, nonché con i clienti, attraverso l’uso di piattaforme online e software dedicati. Un adeguato processo di digitalizzazione consente di ampliare il proprio mercato attraverso la fornitura di servizi online e la creazione di nuovi modelli di business basati sulla tecnologia, nonché di implementare la raccolta e l’analisi dei dati in tempo reale, fornendo insight preziosi per migliorare le prestazioni dello studio e anticipare le esigenze dei clienti.

Come si può fare in modo che la digitalizzazione assuma un’importanza centrale negli studi professionali? Occorre attenzionare due aspetti: formazione e modalità di lavoro.

È fondamentale che i professionisti del futuro siano dotati di competenze trasversali, riuscendo ad abbracciare una vasta gamma di competenze e, allo stesso tempo, fungere da mediatori tra di esse. L’aggregazione professionale consente agli studi di ampliare le proprie competenze attraverso la collaborazione con altri professionisti del settore. Questo scambio di conoscenze e competenze può stimolare l’innovazione e favorire lo sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate.

Soprattutto per i giovani, l’aggregazione offre un’opportunità per un percorso di crescita parallelo a quello dei professionisti più esperti. Infatti, attraverso la collaborazione in strutture aggregate, i giovani possono acquisire competenze e know-how dai colleghi più anziani, mentre questi ultimi possono beneficiare delle conoscenze dei giovani nel campo della tecnologia e del digitale. Tutto ciò favorisce l’adozione di best practice e soluzioni innovative, accelerando il processo di digitalizzazione.

È evidente che nel contesto professionale, per favorire l’apprendimento e il trasferimento delle competenze, sia essenziale il contatto fisico e la presenza in studio. Tuttavia, essere professionisti oggi richiede uno sforzo tale che si rende necessario un certo grado di flessibilità nel bilanciare vita professionale e personale. Poiché ogni professione presenta diversi livelli di adattabilità al lavoro da remoto, una gestione efficace del lavoro implica la possibilità di scegliere tra il lavoro tradizionale in studio e quello da casa, al fine di soddisfare le diverse esigenze.

In questo contesto, le reti e i network professionali, favoriscono lo sviluppo delle tecnologie digitali e consentono di conciliare entrambe le modalità di lavoro. La presenza in ufficio è necessaria per favorire lo scambio di idee, competenze e opinioni tra i professionisti aggregati, nonché per discutere aspetti gestionali e strategie dello studio. Allo stesso tempo, viene data la possibilità di utilizzare piattaforme condivise per coordinare e svolgere altre specifiche attività, come ad esempio la pianificazione, la partecipazione a riunioni e la produzione di report.

In un contesto caratterizzato da rapidi cambiamenti e crescente complessità, l’aggregazione professionale si presenta come un’arma vincente per guidare gli studi verso un futuro di successo.

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