Pensioni all’estero: accertamento dell’esistenza in vita per gli anni 2025-2026
di Redazione Scarica in PDF
L’INPS, con messaggio n. 2624 del 9 settembre 2025, ha illustrato la seconda fase della campagna di accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati residenti all’estero, affidata alla gestione di Citibank N.A. Dopo una prima fase, avviata a marzo 2025 e rivolta ai pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi ed Est Europa, questa nuova fase, che prenderà avvio il 17 settembre 2025, riguarda invece i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania, esclusi i territori già verificati.
La finalità del provvedimento, come sottolineato dall’INPS, è duplice: da un lato garantire che le prestazioni pensionistiche siano corrisposte soltanto a beneficiari effettivamente in vita, dall’altro prevenire i rischi di erogazioni indebite e le difficoltà connesse al recupero delle somme non dovute. Ai pensionati coinvolti Citibank invierà una comunicazione personalizzata contenente una lettera esplicativa e il modulo standard di attestazione, che dovrà essere compilato, firmato e restituito entro il 15 gennaio 2026. In caso di mancata restituzione, la rata di febbraio 2026 sarà corrisposta in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza e, se non riscossa entro il 19 febbraio, i pagamenti saranno sospesi a partire da marzo 2026.
Il messaggio precisa, inoltre, che alcuni gruppi di pensionati non saranno sottoposti all’accertamento generalizzato, in virtù di accordi già in essere con istituzioni previdenziali estere che garantiscono uno scambio telematico affidabile di informazioni anagrafiche e di decesso. Sono esentati dall’accertamento i pensionati:
- residenti in Germania e Svizzera con accordi telematici già attivi;
- i cui dati sono oggetto di scambi telematici con la Caisse Nationale d’Assurance Vieillesse (CNAV) francese;
- residenti in Belgio, beneficiari di trattamenti pensionistici comuni con il Service fédéral des Pensions (SFP);
- residenti in Australia, i cui dati sono oggetto di scambi telematici con il Centrelink australiano;
- i cui dati sono oggetto di scambi telematici con le istituzioni previdenziali olandesi;
- che hanno ritirato personalmente almeno una pensione presso Western Union;
- con rate già sospese.
Per quanto riguarda le modalità di attestazione, quella ordinaria resta cartacea: il pensionato deve compilare e firmare il modulo inviato da Citibank, allegare la fotocopia di un documento di identità valido e ottenere la controfirma di un “testimone accettabile”, ossia un rappresentante consolare italiano o un funzionario locale autorizzato. In alcuni Paesi, se le autorità si rifiutano di firmare i moduli standard, Citibank accetta certificati locali equivalenti rilasciati da enti pubblici, purché idonei a dimostrare l’esistenza in vita.
Sono previste procedure alternative per chi non può seguire la procedura standard: pensionati malati, ricoverati, disabili o detenuti possono utilizzare un modulo speciale, che dev’essere compilato e firmato da un medico curante, da un funzionario della struttura di accoglienza o dal tutore legale, corredato da documentazione specifica. Citibank verificherà la correttezza formale e sostanziale della documentazione ricevuta, controllando firme e timbri.
L’Istituto richiama poi l’importanza delle procedure telematiche introdotte per semplificare e accelerare il processo. In Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti, i patronati e le rappresentanze diplomatiche possono attestare direttamente online l’esistenza in vita del pensionato attraverso il portale dedicato. Inoltre, grazie a un progetto condiviso con il Ministero degli Affari Esteri, è ora possibile effettuare la verifica anche tramite videochiamata con i funzionari consolari. Il portale consente, inoltre, ai Patronati di trasmettere digitalmente moduli e documenti, riducendo i rischi connessi agli invii postali e offrendo la possibilità di aggiornare i dati di residenza e di pagamento dei pensionati.
Un’ulteriore possibilità è rappresentata dalla riscossione personale presso Western Union: il ritiro in contanti della rata di febbraio 2026, se effettuato entro il 19 febbraio, costituisce prova valida dell’esistenza in vita. Tuttavia, questa modalità non è prevista per tutti, in particolare per chi risiede in Italia, nei Paesi privi di agenzie Western Union o per pensioni superiori a determinate soglie.
Per le pensioni sospese, le rate arretrate possono essere riemesse a seguito di richiesta alle strutture territoriali dell’INPS, previo controllo e, se necessario, nuova attestazione di esistenza in vita.
Infine, l’INPS segnala la disponibilità del Servizio di supporto Citi, attivo dal lunedì al venerdì in varie lingue, raggiungibile via web, e-mail e telefono, e di un servizio automatico interattivo attivo 24 ore su 24 che consente a pensionati e patronati di seguire lo stato delle pratiche.



