Riforma della disabilità: la sperimentazione del certificato medico introduttivo
di Redazione Scarica in PDF
La riforma introdotta con il D.Lgs. n. 62/2024, come modificato dal D.L. n. 202/2024 (convertito nella Legge n. 15/2025), ridisegna il sistema di accertamento della disabilità. A partire dal 1° gennaio 2027, la competenza esclusiva passerà all’INPS, che diventerà l’unico ente titolare del procedimento su tutto il territorio nazionale.
Per accompagnare questa transizione, il Legislatore ha previsto un avvio sperimentale articolato in più fasi. La prima, avviata il 1° gennaio 2025, ha riguardato nove Province: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.
Con il messaggio n. 2600/2025, l’INPS annuncia la seconda fase della sperimentazione, che prenderà avvio dal 30 settembre 2025. In questa nuova tappa saranno coinvolte le Province di Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, oltre alla Regione autonoma Valle d’Aosta e alla Provincia autonoma di Trento. Tuttavia, per i territori a statuto speciale (Valle d’Aosta e Trento) non è previsto l’intervento dell’INPS nella gestione dell’accertamento.
La novità più rilevante riguarda il “certificato medico introduttivo”, che diventa lo strumento esclusivo di avvio della procedura di accertamento. Dal 30 settembre 2025, nelle nove province sopra elencate, la presentazione del certificato da parte del medico curante all’INPS sarà sufficiente per attivare il procedimento, eliminando l’obbligo della domanda amministrativa da parte del cittadino o degli intermediari (patronati, CAF, ecc.).
L’Istituto chiarisce inoltre che i certificati medici introduttivi redatti entro il 29 settembre 2025 nelle province interessate devono comunque essere completati con l’invio della domanda amministrativa entro tale data. Solo a partire dal giorno successivo, l’avvio si perfezionerà esclusivamente tramite certificato medico.



