23 Settembre 2025

Sostegno alle attività economiche per contrastare fenomeni di deindustrializzazione

di Redazione Scarica in PDF

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 219 del 20 settembre 2025 il D.P.R. 19 maggio 2025, che definisce il riparto tra i consorzi industriali delle risorse destinate alla realizzazione di interventi di sostegno alle attività economiche finalizzati a contrastare fenomeni di deindustrializzazione, nonché termini, modalità di accesso e di rendicontazione dell’impiego delle risorse, loro verifica ed eventuale redistribuzione.

Le risorse del Fondo di cui all’art. 13, comma 4, D.L. n. 60/2024, sono destinate a contrastare fenomeni di deindustrializzazione attraverso la concessione di incentivi economici in favore di imprese manifatturiere che realizzano investimenti volti al potenziamento o riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti ovvero per l’insediamento di nuove unità produttive.
Gli incentivi devono ricomprendere almeno uno dei seguenti ambiti: iniziative per agevolare la ristrutturazione o la realizzazione dell’immobile ove l’attività manifatturiera è svolta, l’ammodernamento e l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività industriali, incluse le innovazioni tecnologiche e quelle volte alla digitalizzazione dei processi, gli investimenti immateriali, la conversione di attività produttive a significativo impatto ambientale verso modelli di maggiore sostenibilità ambientale ed economica, l’avvio di nuove unità
produttive.
I contributi sono concessi nei limiti della dotazione finanziaria prevista sotto forma di sovvenzione a titolo di aiuti de minimis, nel rispetto delle condizioni e degli importi previsti dal Regolamento (UE) n. 2831/2023 della Commissione del 13 dicembre 2023, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti de minimis.

Possono beneficiare degli incentivi le imprese manifatturiere già insediate nei territori comunali di competenza dei consorzi industriali ovvero le imprese che intendono insediare nuove unità produttive nelle medesime aree.
I soggetti beneficiari dovranno, inoltre, alla data di presentazione dell’istanza:
a) essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro Imprese;
b) non essere in stato di liquidazione o di fallimento e non essere soggetti a procedura di fallimento o di concordato preventivo.

Con decreto del Capo del Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud della Presidenza del Consiglio dei ministri saranno stabilite le modalità, il contenuto e i termini per la presentazione delle domande di accesso al contributo, e le modalità di erogazione del contributo medesimo, di rendicontazione e ogni altro elemento utile ai fini dello svolgimento della procedura di riconoscimento del contributo e dell’impiego delle risorse.

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