29 Novembre 2016

Piove dall’alto il welfare dei metalmeccanici

di Luca Vannoni

Dopo una lunga trattativa, il 26 novembre 2016 è stato siglato l’importante rinnovo per il settore metalmeccanico Federmeccanica: oltre a riguardare un numero notevole di lavoratori, rappresenta una fondamentale chiave di lettura della fase attuale delle relazioni sindacali.

Proprio su tale fronte, si segnala sin da subito la firma da parte di Fiom-Cgil, che pone quindi fine alla fase di contrattazione separata originatasi con la spaccatura del 2009: nell’ottica del professionista che assiste le imprese nella gestione del personale si pone fine a una situazione di inutili incertezze e complicazioni, soprattutto a livello di relazioni sindacali, senza differenze sostanziali nel trattamento effettivo dei lavoratori. La volontà di rientrare nella contrattazione “positiva” a livello nazionale è segno che, per le naturali capillarità con le strutture territoriali e periferiche, sicuramente meno complicato sarà raggiungere accordi di secondo livello, nella speranza che si comprenda che in determinate circostanze solo la contrattazione collettiva può creare le condizioni favorevoli per il superamento di una crisi aziendale o per una fase di crescita.

Entrando nel merito dell’accordo, è sicuramente da segnalare la nuova conformazione del trattamento retributivo dei lavoratori del settore.

Nessun aumento per il 2016, a partire dal 2017 indicizzazione della retribuzione su base Istat, una clausola di assorbibilità degli aumenti individuali nei minimi a decorrere dal 1° gennaio 2017, un’una tantum pari a 80 euro lordi e, da giugno 2017, il riconoscimento di un pacchetto di flessible benefits del costo pari a 100 euro, con aumento progressivo fino a 200 euro a giugno 2019. Sempre in tema di welfare, si registra l’aumento al 2,00% dell’aliquota per la contribuzione a carico del datore di lavoro per la previdenza complementare Cometa a favore dei lavoratori iscritti.

Il ruolo fondamentale riconosciuto al welfare nella conformazione della retribuzione rappresenta una forte novità nel sistema di relazioni sindacali vigenti nel nostro ordinamento, che coinvolgerà direttamente i datori di lavoro, e chi li assiste, nell’offrire a i propri dipendenti una serie di strumenti di welfare sufficientemente diversificata, che possa garantire equamente le diverse necessità.

Approciarsi quindi alle dinamiche del welfare, se fino ad oggi era, anche in virtù dei recenti provvedimenti, una scelta del datore di lavoro, dopo il recente rinnovo diviene una necessità, poichè il welfare va a costituire la componente strutturale della retribuzione. Ma attenzione, al di là delle disposizioni contrattuali, la possibile esenzione da imponibilità fiscale e contributiva richiede il rigoroso rispetto di quanto previsto dall’articolo 51 Tuir, come recentemente modificato dalla Legge di Stabilità 2016.

 

Segnaliamo ai lettori che è possibile inviare i propri commenti tramite il form sottostante.

 

Centro Studi Lavoro e Previdenza – Euroconference ti consiglia:

Contratti collettivi e tabelle