6 Novembre 2025

Quota 100 e divieto di cumulo coi redditi di lavoro dipendente: la decisione della Consulta

di Redazione Scarica in PDF

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 162 del 4 novembre 2025, ha dichiarato inammissibili i dubbi di legittimità costituzionale formulati dal Tribunale ordinario di Ravenna, sezione lavoro, nei confronti dell’art. 14, comma 3, D.L. n. 4/2019, nella parte in cui – secondo l’interpretazione data dalla Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, nella sentenza n. 30992/2024 – fa discendere dalla violazione del divieto di cumulo della pensione anticipata Quota 100 con redditi da lavoro subordinato la sospensione del trattamento previdenziale per un’intera annualità, anche quando l’attività lavorativa svolta sia limitata a periodi molto limitati (una o poche giornate) e con redditi esigui.

Il giudice rimettente – secondo la Corte – non ha fornito argomenti convincenti, ritenendo ostativa all’interpretazione adeguatrice la sentenza n. 30992/2024 della Corte di Cassazione, che, però, è rimasta finora unica nella giurisprudenza di legittimità e non ha avuto un seguito generalizzato da parte dei giudici di merito.

Pertanto, la Corte ha dichiarato che non ricorrono, nella specie, quei requisiti di reiterazione e stabilità che ripetutamente sono stati ritenuti necessari ad assegnare all’orientamento interpretativo espresso dalla giurisprudenza di legittimità un grado di consolidamento tale da rivelare il suo radicamento nell’ordinamento e da farlo assurgere realmente a “diritto vivente”, così da convincere il giudice che ne ravvisi il possibile contrasto con la Costituzione a indurre la Corte a pronunciarsi su di esso.

Contenzioso previdenziale